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VOLLEY EUROPEI FEMMINILI: LA TURCHIA VINCE E CONQUISTA LA FINALE 1°-2° POSTO

DIEGO CROTTI PHOTOGRAPHY

Bruxelles (Belgio). Si ferma con la Turchia la striscia vincente dell’Italia nel Campionato Europeo Femminile 2023. Le azzurre hanno ceduto il passo a Vargas e compagne in semifinale 2-3 (25-18; 23-25; 25-15; 22-25; 6-15) e domenica proveranno a centrare il terzo podio consecutivo europeo contro la perdente dell’altra semifinale Serbia-Olanda (domenica alle 16:30). In un Palais 12 di Bruxelles gremito da oltre 8000 turchi, l’Italia non è riuscita a frenare l’entusiasmo di una Turchia che, dopo la conquista della VNL 2023, avrà l’opportunità di sollevare al cielo il suo primo storico trofeo continentale. Partita spettacolare quella giocata tra due delle nazionali più forti al mondo e chiusa al tiebreak al termine di una girandola di emozioni incredibile. Per l’Italia il rammarico di non aver sferrato il colpo decisivo nel quarto set condotto a lungo con 4 lunghezze di vantaggio.
CRONACA – La formazione iniziale azzurra per la semifinale con la Turchia è la stessa che aveva iniziato il match con la Francia a Firenze. Orro in regia con Antropova opposto, Sylla e Pietrini schiacciatrici, Danesi e Lubian al centro con Fersino libero. Dall’altra parte della rete invece Santarelli sceglie l’oramai collaudato sestetto con Ozbay e Vargas in diagonale, Baladin e Karakurt martelli-ricettori, Erdem e Gunes al centro, e Orge libero. L’avvio è subito vibrante: apre i giochi Lubian in fast provocando la reazione di Baladin e il seguente attacco vincente di Pietrini. La partita sale di colpi ma l’equilibrio persiste anche quando Vargas da una parte e Antropova mettono pressione al servizio. Poi però proprio da un errore di Antropova arriva il +2 delle turche (10-12) che induce Mazzanti al primo timeout del match. La pausa produce dividendi per le azzurre che con una straordinaria Pietrini e l’ingresso di Egonu, trova la chiave di volta per scattare sul 20-17 con Santarelli costretto al timeout. Le azzurre non si fermano più e con un check per un’invasione, un turno al servizio infinito di Egonu e i muri di Danesi, scavano il solco decisivo per chiudere il primo set 25-18. La reazione delle turche arriva puntuale in avvio di secondo set: Karakurt attacca, sbaglia e riattacca mentre Antropova litiga con il muro avversario concedendo il +3 alle avversarie (3-6). Il timeout di Mazzanti non sortisce gli effetti sperati con Karakurt e compagne che toccano il +6 nonostante l’ingresso in campo di Egonu per Antropova. Il parziale viene interrotto da una parallela a tutto braccio di Egonu e da una ritrovata fiducia delle azzurre in ricezione e muro difesa. Sylla, Lubian e un murone di Danesi su Vargas consentono all’Italia di rispondere per le rime a Karakurt con la Turchia avanti 10-13. Baladin e soprattutto una scatenata Karakurt tengono le azzurre a distanza di sicurezza anche quando Egonu con un muro, un attacco e un servizio bomba poi trasformato da Lubian, riporta l’Italia 22-23. La rincorsa però non si completa quando Pietrini ha nelle mani il contrattacco del 24 pari che viene murato da un’attenta Gunes (23-25) che costa il primo set perso nell’Europeo delle azzurre. Nel terzo parziale ricambia lo spartito: Egonu, Pietrini, Sylla e le toccate a muro di Danesi, mandano fuori giri la Turchia costretta a rifugiarsi nel timeout sul 9-5. Le ragazze di Mazzanti giocano con il sacro fuoco negli occhi trascinate da una super Egonu mentre Vargas inizia a girare a vuoto (12-7). Egonu in attacco di Danesi a muro prendono in mano il match con la Turchia incapace di reagire (10-18) costretta a capitolare sotto i colpi di Lubian ed Egonu (ottimo ingresso nel giro dietro di Parrocchiale e di Antropova al servizio) nel secondo parziale con un secco 25-15. Spalle al muro le turche partono forte nel quarto set trovando i primi guizzi al servizio di Vargas a cui l’Italia risponde con Pietrini, Egonu e Sylla (5-6). L’equilibrio prosegue fino al 12-12 (splendido blockout di Pietrini) quando Egonu piazza un muro e l’attacco del +2 Italia (14-12). È il momento dello scatto con Egonu (dopo super ricezione di Fersino su Vargas), Lubian a muro e Danesi al servizio (17-13). La Turchia barcolla, prova a spegnere l’entusiasmo azzurro con il timeout ed una pipe di rara potenza di Vargas, ma l’Italia non molla un cm esaltandosi nella sfida nella sfida tra Egonu e Vargas. L’opposta cubana naturalizzata turca suona la carica mentre Karakurt pizzica la linea di fondo al servizio consentendo alla ragazze di Santarelli di trovare il 20-20. Il Palais 12 diventa una bolgia con Vargas che prende iin mano le redini del match con attacchi, ace e tanta personalità rimandando il verdetto al tiebreak 22-25. Un quinto set di fuoco che la Turchia inizia meglio (5-8) presa per mano da una Melissa Vargas stratosferica e l’Italia che al cambio campo appare fuori ritmo. Le turche oramai in stato di grazia pescano l’errore in pipe di Egonu (poi sostituita da Antropova) e la murata di Gunes sulla stessa Antropova doppiando l’Italia 5-10. Le azzurre non riescono più a ritrovare il bandolo della matassa alzando bandiera bianca con il risultato finale di 6-15.
IL TABELLINO
Italia-Turchia 2-3 (25-18, 23-25, 25-15, 22-25, 6-15)
Italia: Pietrini 16, Danesi 10, Antropova 4, Sylla 10, Lubian 11, Orro 1, Fersino (L). Egonu 25, Squarcini, Degradi, Bosio, Parrocchiale. N.e. Nwakalor, Omoruyi. All. Mazzanti.
Turchia: Karakurt 18, Zehra 11, Vargas 25, Baladin 7, Erdem 9, Ozbay, Iorge (L). Aykac, Sahin 1, Kalac, Aydin. N.e. Akoz, Akman, Cebecioglu. All. Santarelli.
Arbitri: Simonovic (SUI), Koutsoulas (GRE).
Durata Set: 24’, 27’, 24’, 28’, 14’.
Turchia: 3 bv, 17 bs, 11 m, 31 et.
Italia: 8 bv, 16 bs, 11 m, 30 et.
Le dichiarazioni
Davide Mazzanti – “Desideravo vedere giocare alle ragazze una partita a questo livello – ha analizzato Mazzanti al termine del match – e di questo sono fiero perché abbiamo per lunghi tratti giocato una gran pallavolo. Adesso però bisogna restare solidi perché il nostro percorso continua con una finale 3°-4° posto da giocare domenica e poi, guardando più in là, con una qualificazione olimpica che ci attende”.
Marina Lubian – "Sono contenta della prestazione – ha dichiarato la centrale azzurra – c’è rammarico per quanto accaduto nel quarto quando eravamo in controllo. In quel momento abbiamo consentito a Vargas di prendere il controllo. Di buono c’è che abbiamo dimostrato di essere una grande squadra e abbiamo mostrato tante belle cose. Siamo nel bel mezzo di un percorso e anche questa sconfitta ci insegnerà qualcosa. Adesso abbiamo ancora una partita da giocare e una medaglia da conquistare, quindi è severamente vietato mollare”


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