Vai ai contenuti
MAY 2018 VITERBO ESERCITAZIONE COMPLEX AVIATION EXERCISE CAEX I 2018

PHOTO BY DIEGO CROTTI
Copyright (C) Diego Crotti

Diego Crotti desidera ringraziare per la disponibilità, cortesia e collaborazione nella realizzazione del reportage: lo Stato Maggiore Esercito Italiano,Cap. Gianfilippo Cambera, Mar.Ca.Carmela Dell'Aversana,Primo Mar. Mauro Montaquila,Comando Aviazione Dell'Esercito Nucleo Pubblica Informazione di Viterbo,Ufficio Pubblica Informazione EI,tutto il personale militare di Viterbo.

SCOPO:
Validare l’approntamento delle unità dell’Aviazione dell’Esercito per il successivo impiego in Teatro d’Operazione e per l’inserimento tra le forze ad elevato stato di prontezza.

FINE:
Pianificare, organizzare e condurre attività addestrative mirate a:
  • acquisire e mantenere le capacità operative tipiche delle unità/pacchetti aeromobili fino a livello Task Group;
  • condurre le attività tattiche previste dalla dottrina di riferimento e lo studio di case study per i rispettivi Teatri d’Operazione di impiego, finalizzati all’addestramento di key element (Comandanti di  Task Group, di squadrone, di plotone e di squadra);
  • valutare, attraverso injection (attivazioni e/o variazioni rispetto alla pianificazione), la capacità di riparare allo scostamento e di ottemperare all’organizzazione e alla gestione del Comando e Controllo (C2) durante le fasi di condotta da parte dei key element coinvolti ai vari livelli ordinativi.  

UNITÀ PARTECIPANTI:
Alla fase LIVEX dell’esercitazione, che si svolgerà dal 14 al 25 maggio, partecipano le seguenti Unità:  
- Comando Aviazione dell’Esercito;  
- Comando di Sostegno Aviazione dell’Esercito;  
- Comando Brigata Aeromobile “Friuli”;
- Comando Brigata RISTA/EW;
- Policlinico Militare “Celio”;
- Centro Militare Veterinario;
- 1° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Antares”;
- 2° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Sirio”;
- 3° Reggimento Elicotteri per Operazioni Speciali “Aldebaran”;
- 4° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Altair”;
- 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste”;
- 5° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Rigel”;
- 7° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Vega”;
- 11° Reggimento Trasmissioni;
- 17° Reggimento Artiglieria Controaerei “Sforzesca”;  
- 41°  Reggimento Cordenons;
- 186° Reggimento Paracadutisti “Folgore”.


PERSONALE E MEZZI:
-  Circa 600 tra Ufficiali, Sottufficiali e Graduati di truppa partecipanti;  
-  24 Elicotteri (8 AH-129, 8 UH-90, 3 UH-205, 2 HH-412, 1 HH-212,  
  4 CH-47);
-  1 Aereo (UC-228);  
- Sistemi ISTAR, di Comando e Controllo e di contro-interdizione con funzioni di partito contrapposto (opposing forces – OPFOR ) quali RAVEN, Safe Strike, e  Skyguard Aspide;
- Sistemi di simulazione d’arma MILES e Simunition.  
TIPO DI ESERCITAZIONE CONDOTTA:
L’attività diretta dal Comandante dell’Aviazione dell’Esercito,              Generale di Brigata Paolo Riccò, sarà svolta secondo le seguenti fasi:
- 1^ fase - Approntamento e addestramento: dal 18 gennaio al 6 aprile    2018;
- 2^ fase – Pianificazione: dal 7 aprile al 13 maggio 2018 (nell’ambito di questa fase verrà condotta un’Esercitazione Quadri- EQ);
- 3^ fase – Condotta: dal 14 al 25 maggio 2018;
- 4^ fase – Ricondizionamento: dal 26 maggio al 1 giugno.


LOCALITA’ DI SVOLGIMENTO:
Lazio, Umbria e Toscana.

SCENARIO:
La CAEX I 2018 fa riferimento allo scenario SKOLKAN, una regione fittizia. La situazione ipotizzata, con le caratteristiche tipiche delle Crisis Response Operations – CRO (tema principale “sicurezza”), per le caratteristiche politiche e di instabilità generale, raffigura in modo realistico la situazione attualmente presente nei Teatri di Operazione di attuale impiego dell’Aviazione dell’Esercito.

CONFIGURAZIONI D'IMPIEGO DEGLI ELICOTTERI
 
DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO
 
 
Gli elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito possono essere impiegati in diverse configurazioni, definite, di volta in volta, sulla base dei compiti assegnati nell’ambito dell’operazione da svolgere nello Scenario operativo di riferimento.
 
In sostanza, a seconda della tipologia della minaccia, delle forze schierate sul terreno e degli assetti partecipanti nell’ambito dell’operazione, la componente dell’Aviazione dell’Esercito viene configurata al fine di garantire i seguenti compiti:
 
1.    Personnel Recovery;
 
2.    MEDEVAC (Medical Evacuation) ;
 
3.    VETEVAC (Veterinary Evacuation);
 
4.    FARP (Forward Arming and Refueling Point);
 
5.    Inserzione mediante Fast Rope/Rappelling;
 
6.    Airmobile QRF (Quick Reaction Force);
 
7.    CAS/CCA (Close Air Support and Close Combat Attack);
 
8.    Raid/ Manovra Aeromobile;
 
9.    SEAD (Suppression of Enemy Air Defences);
 
10. Impiego di operatori al verricello;
 
11. Elitrasporto tattico;
 
12. Elitrasporto di plotone di fanteria mortai/aeromobile;
 
13. Esplorazione e scorta;

14. Ricognizione

Viterbo 21 maggio, il via alla seconda settimana dell’esercitazione congiunta dell’Aviazione dell’Esercito CAEX I 2018.
Due attività, svoltesi alla presenza del Comandante dell’Aviazione dell’Esercito, Generale di Brigata Paolo Riccò, hanno interessato le due aree addestrative del poligono di Monte Sant’Andrea (Cesano) la mattina e dell’ex polveriera di Tarquinia nel pomeriggio.
La prima attività, volta alla cattura di un high value target (obiettivo ad alta valenza nell’accezione di leader nemico), ha avuto inizio alle ore 10.30 e ha visto l’impiego di 3 task group (reparti in addestramento) ai quali sono stati assegnati 3 diversi settori. L’obiettivo, costituito dall’edificio sede del comandante nemico, era circondato da 3 posti di osservazione e allerta  equipaggiati con 3 mitragliatrici medie che fornivano la sicurezza al comandante e quindi di conoscere in anticipo i diversi assetti a lui ostili.
L’operazione ha quindi previsto l’acquisizione di questi 3 posti di osservazione mediante 3 elicotteri d’attacco AH-129 “Mangusta” nonché, in concorso di forza, elicotteri UH-90 con l’immissione sul campo di plotoni aeromobili. Immediatamente dopo, l’intervento di un elicottero CH-47 F ha sbarcato un plotone del 66° Reggimento di Fanteria Aeromobile “Trieste” che ha provveduto alla bonifica dell’edificio portando a termine la missione di cattura dell’obiettivo.
In questo contesto, sono stati impiegati assetti cinofili specializzati nella ricerca di esplosivi nonché assetti Medevac e Vetevac, volti al recupero di persone e animali feriti. Al termine di tali operazioni, sono state quindi effettuate due attività di personnel recovery (recupero di personale rimasto isolato).
Diversamente dall’attività condotta nella mattinata, quella del pomeriggio, presso l’ex polveriera di Tarquinia, ha visto come missione principale l’estrazione di personale diplomatico italiano tenuto in ostaggio da gruppi di insurgent nella sede del Consolato italiano in teatro d’operazione.
Nella scorsa settimana era già stato emanato un piano di contingenza per permettere ai task group di  pianificare l’operazione. All’atto pratico, l’attività si è svolta inizialmente con l’ingaggio dell’area da parte degli elicotteri AH-129 e, successivamente con l’immissione di assetti cinofili prima, e plotoni elisbarcati da elicotteri UH-90 e CH-47 F che hanno dato inizio a un rastrellamento degli edifici. Quasi in contemporanea, altri 2 plotoni sono stati immessi in teatro tramite operazioni di fast rope. E’ stato quindi  effettuato, tramite un elicottero HH-412, un recupero al verricello di personale del corpo diplomatico rimasto isolato su un tetto.  
Anche qui si è potuto assistere a un’attività di Forward Medevac. In prima battuta, un VTLM “Lince” semioticamente associato a un AH-129, è stato prontamente scardinato mediante l’utilizzo di un kit di estrazione per permettere il prelievo del ferito, identificato con un simulatore avanzato di paziente SimMan 3G, poi recuperato al verricello da un elicottero AB 205.
Copyright (C) Diego Crotti
Torna ai contenuti